Back to top
#Reciprocità
Sfido chiunque, in ogni ambito lavorativo, a poter prescindere dalla componente umana.
Svegliarsi al mattino presto e avere la voglia di allacciarsi le scarpe per incontrare un mero esecutore del proprio lavoro.
Dal mio, sapere di dover spingere stimoli e capacità verso una persona che manca di determinazione.
Sono passati un pò di anni da quando ho iniziato a formarmi.
Sono stato uno studente, un calciatore, un atleta titolato.
Oggi sono un docente, un preparatore atletico e, in primis, un motivatore.
Lo sport è una cosa seria e come tale viene alimentata solo da una giusta proposizione mentale, progettuale e soprattutto da un costante impegno.
Incontro molte persone.
Gli atleti, ai quali non bisogna spiegare concetti base ma molto scomodi da applicare, come la disciplina.
Con loro si lavora sulle performance, sulla qualità tecnica.
Molte però sono persone, uomini e donne, che decidono di voler toccare da vicino quei target prefissati e mai raggiunti, tante volte per mancanza di tempo, molte altre a causa della mancanza della giusta motivazione.
Il mio motore sono proprio questi limiti e la tenacia di spingerli appunto oltre, insieme.
Correre insieme per prepararsi a una maratona, magari dall’altra parte del mondo, significa entrare in connessione con una dimensione interiore. Le paure e il sacrificio si trasformano, passo dopo passo, in certezze e risultati.
E’ un lavoro di squadra.
Questa è reciprocità.
Walter Marini
